Dopo anni di sudore, lacrime e sangue dato al mondo dello sport, mi sono reso conto che in
Italia - almeno in quel settore - era dannatamente difficile, per non dire impossibile, vivere da dipendente come professionista dello sport.
Oggi le cose stanno cambiando, nel 2023, ma all’epoca - sperare di avere anche un semplice pezzo di carta, e diritti quali ferie e malattie, un utopia.
Il 2016 è stato il mio "Wake-up call". Inizia l'era degli influencer. Boom! Instagram era il nuovo Eldorado, ed essere un’'influencer' non era solo una parola alla moda, ma una opportunità...
E io? Ho pensato: "Perché non diventare il Leonardo DiCaprio del fitness online?". Ma a proprio come Leo, non ho vinto un Oscar al primo tentativo. Affatto...
Decisi di cambiare rotta e diventare un "fitness coach online".
Iniziai a studiare marketing e branding, sperando di creare un'attività di coaching online di fitness di successo.
Ricordi quando ti ho detto del 2016, l'era degli influencer? Ecco.
Mentre tutti vedevano opportunità, io vedevo barriere. Ogni volta che aprivo Instagram, ogni volta che vedevo un nuovo 'guru del fitness', sentivo un peso sul petto. Un peso che mi schiacciava con la domanda: "Sei davvero abbastanza bravo per questo?"